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Nel momento in cui lo si chiama in causa, si inquadra come caffè coltivato senza l’utilizzo di pesticidi e concimi chimici, nel totale rispetto della natura e delle sue caratteristiche, ma soprattutto nell’integrità del prodotto finale.
Come viene coltivato il caffè bio
Come viene coltivato il caffè biologico? Nelle righe precedenti, abbiamo specificato che il punto di riferimento è l’utilizzo di concimi naturali e l’assenza di pesticidi e agenti chimici. Dal momento che non vengono impiegati pesticidi chimici, per proteggere le piante dagli attacchi di insetti nocivi si utilizzano metodi naturali. Per quel che concerne la gestione delle erbacce, si ricorre invece a mezzi meccanici e non invasivi. Il tutto quindi nel pieno rispetto dell’ambiente ed evitando l’esposizione della materia prima ad agenti chimici.
La Certificazione del caffè biologico
Negli ultimi anni, sulla scia dell’attenzione mediatica verso la qualità di quello che portiamo in tavola, il caffè biologico è stato al centro di interessanti cambiamenti. Per comprenderli al meglio, è il caso di ricordare che, fino a qualche tempo fa, questo prodotto veniva certificato da numerosi enti privati. Da parte della Comunità Europea, è stata poi messa in primo piano una procedura di ricerca dell’uniformità, con lo scopo di garantire al consumatore finale trasparenza e sicurezza. Ecco perché, oggi come oggi, il marchio dell’ Eurofoglia è considerato l’unico autorizzato ai fini della sopra citata certificazione biologica.
Articolo e foto da : Caffè Corsini.